Leggende su Canapa

Il Leggendario della Valnerina di Filippo Biagioli

Leggende su Canapa

Ci sono storie antiche che hanno come protagonisti cavalieri e sibille, draghi, monaci, streghe e piante magiche. Storie che sono arrivate fino a noi, raccontate e tramandate di generazione in generazione.
E poi ci sono storie moderne, dove la vita di un museo si intreccia con quella di un artista, come quella che ci apprestiamo a raccontarvi. Una storia che si intreccia – letteralmente – con un passato di leggende, ma anche di lavori manuali, come il ricamo o la tintura delle stoffe, in passato si ottenuta con piante diffuse in Valnerina, ma che mantiene inalterate le sue radici nel mondo moderno.

Tutto ha avuto inizio in un periodo molto particolare, dove un morbo cattivo ha reso difficile la vita di tutti i giorni e ha costretto i Musei a chiudere le porte fisiche per un lunghissimo inverno… ma non per sempre. In attesa che, come nei migliori lieti fine, arrivi un metaforico cavaliere ad uccidere un crudele drago, a spalancarsi con ancora più intensità sono state le porte virtuali, grazie alle quali siamo riusciti a mantenere vivo e rafforzare il legame con moltissime persone.
È stato proprio grazie a questo nuovo modo di tenersi in contatto che un bel giorno, nel dicembre del 2020, la strada del nostro Museo ha incrociato quella di Filippo Biagioli, un artista italiano che realizza opere d’arte che spesso includono filati e tessuti: inutile dire che è stato un reciproco colpo di fulmine!
A colpi di tweet, Filippo, in arte Analphabeta, si è lasciato ispirare a un mondo a lui famigliare, fatto di tessuti realizzati a mano, fili tinti con pigmenti naturali, ricami e tradizioni, sorprendendoci con una proposta che ci ha entusiasmato sin dal principio.

Ho visto che avete preso in regalo un libro. Io faccio anche libri di stoffa … Ma se ne facessi uno per voi?

Questo messaggio potrebbe rappresentare il c’era una volta della nostra storia. Da questo momento ha iniziato a nascere quello che poi, tra le mani del “nostro” Filippo, sarebbe diventato un libro con pagine molto particolari. Le sue pagine non erano di carta, ma di tessuti di canapa ricamati con immagini ispirate alle leggende della Valdinarco, le stesse storie che fanno ormai parte delle nostre “Favole al telaio”.

Questo libro straordinario è nato con una caratteristica: i suoi “fogli” sarebbero stati di canapa. Ma non in carta… le pagine sarebbero state di veri e propri tessuti, poi ricamati con immagini ispirate alle leggende della Valdinarco, le stesse storie che fanno ormai parte delle nostre “Favole al telaio”.

Da questa idea iniziale, abbiamo poi seguito con curiosità la sua creazione. Abbiamo osservato le mani di Filippo ricamare la figura del Guerrin Meschino, delle “Sdreghe” o il dragone della leggenda dei Santi Felice e Mauro e accostare a queste leggende alcune delle piante tintore care alla tradizione della nostra terra.
Pazienza, passione… e qualche chilometro di filo! È così che è nata questa incredibile opera d’arte, il Leggendario della Valnerina.

Oggi il “Leggendario della Valnerina” appartiene al nostro Museo, così come la storia della sua creazione: perché anche in questo tempo, fatto di modernità e di social network, ci sono ancora mani sapienti che creano oggetti unici, in grado di far rivivere proprio quel mondo antico di storie e leggende della nostra terra.

E noi non smetteremo mai di ringraziare Filippo per averci donato il suo stupendo “Leggendario della Valnerina”!