Le cipolle che indovinano il tempo dell’anno

Una divinazione dimenticata per predire il tempo in Valnerina

Le cipolle che indovinano il tempo dell’anno

Ogni nuovo anno porta con sé la narrazione di un’usanza particolarmente diffusa nelle campagne della Valnerina, legata a un uso singolare e affascinante di un ortaggio facilmente reperibile in ogni abitazione: le cipolle. Questo alimento, che si conserva agevolmente durante l’inverno, costituisce un elemento chiave in molte ricette tradizionali, spesso provenienti dalla cucina contadina caratterizzata, soprattutto in epoche passate, da ingredienti umili.

Le cipolle sono protagoniste di una curiosità sempre apprezzata nel mondo contadino, ma la sua rilevanza non è tanto legata alla cucina quanto alle previsioni meteorologiche: la mantica delle cipolle! La procedura si svolgeva nel primo giorno dell’anno, con la cipolla che veniva tagliata in 11 spicchi, uno per ciascun mese dell’anno. Su ogni spicchio veniva quindi posizionato un chicco di sale grosso, fornendo indicazioni meteorologiche per i mesi appena iniziati.

Il motivo per cui gli spicchi erano undici e non dodici non è casuale: per il mese di gennaio, le indicazioni sul tempo erano già fornite dal primo gennaio stesso. Dopo aver preparato la cipolla con i suoi undici spicchi e altrettanti granelli di sale, questo sistema divinatorio veniva lasciato fuori da una finestra per l’intera notte.

Al mattino, si esaminava il destino del sale: se il sale sopra uno spicchio di cipolla si era completamente dissolto o quasi, segnalava mesi più piovosi; se invece era rimasto quasi intatto, indicava mesi caratterizzati da siccità. In tempi passati, quando le attività agricole rappresentavano spesso l’unica fonte di sostentamento per una famiglia, questa divinazione era di grande importanza. Il destino della coltivazione dell’orto dipendeva dalle indicazioni della cipolla, influenzando la buona riuscita delle faticose attività agricole.

Era quindi essenziale annotare sul calendario, corrispondentemente a ciascun mese, il responso della cipolla. Grazie alla predizione del sale sugli undici spicchi, era possibile pianificare già all’inizio dell’anno le semine e i raccolti delle successive stagioni.