CanapaNera, guardavo le macerie e immaginavo il futuro
Macerie, canapa e colori: così l’Umbria torna al Fuorisalone di Milano
A Milano, l’Umbria si presenta con ‘CanapaNera, Guardavo le macerie e immagino il futuro’, l’installazione realizzata dalla Regione Umbria in occasione del Fuorisalone 2018, dal 17 al 22 aprile, all’interno del Cortile d’Onore dell’Università Statale.
Il progetto artistico, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, con la designer Daniela Gerini e il Museo della Canapa, verrà esposto durante la settimana del design internazionale, ed è stato presentato sabato 3 marzo durante Expo Casa a Umbria Fiera a Bastia Umbra da Paolo Belardi, direttore dell’Accademia delle Belle Arti Pietro Vannucci e coordinatore del concept CanapaNera, Lucio Caporizzi, direttore alla programmazione europea della Regione Umbria, Gabriella del Signore, managing director di Ghenos, l’artista Daniela Gerini, Glenda Giampaoli, direttore del Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco e l’ingegnere dell’ABA Matteo Scoccia.
L’iniziativa rientra nell’ambito dell’azione di branding territoriale intrapresa da anni dalla Regione Umbria per valorizzare e sostenere i propri asset produttivi e combattere gli effetti del terremoto del 2016 nel territorio della Valnerina puntando su di un prodotto che da secoli ha connotato il territorio, come la canapa.
Già dallo scorso anno la Regione Umbria, infatti, ha partecipato al FuoriSalone 2017 con Fabric-Action, un progetto di rilancio territoriale che coniugava insieme il tema materiale della canapa con la dimensione immateriale del Saper Fare, per progettare una nuova qualità della ricostruzione in Valnerina.
Come per il 2017 anche per questa edizione del FuoriSalone si parte dalle macerie per attivare un processo di ricostruzione del valore della comunità umbra. Non solo una riedificazione materiale di case e chiese, ma anche il tentativo di non disperdere l’identità storica e culturale di intere comunità messe a dura prova dagli eventi sismici del 2016.
Macerie e tele di canapa variopinte andranno a costituire un muro bifronte che intreccerà insieme due linguaggi diversi ma complementari per raccontare da un lato, attraverso la scomposizione caotica di macerie prelevate nelle zone rosse del cratere umbro e ordinate da un sistema di opere provvisionali e di reti paramassi, il territorio fortemente colpito dal terremoto e dall’altro la speranza di un futuro non più frammentato e precario ma colorato e resistente come solo la canapa può essere.
CanapaNera vede, infatti, lo stretto connubio tra l’ideazione progettuale portata avanti da Paolo Belardi dell’Accademia d’Arte di Perugia sapientemente mixata con undici tele “vestite” di segni e di colori esplosivi che si ispirano a quelli della fioritura a Castelluccio realizzati da Daniela Gerini, artista e stilista appassionata di moda e design.