1941: Il Trionfo della Canapa

Tra gli anni '30 e gli anni '40 la canapa ha vissuto il suo periodo d'oro in Italia: usata pressoché per tutto, apprezzata, alla moda, elogiata da tutte le riviste ... Tra cui il numero di Grazia del 12 giugno di cui vi parliamo oggi, a esattamente 76 anni di distanza!

1941: Il Trionfo della Canapa

Per lo spolverino estivo, per il grembiule da giardino, per il mare, per un paio di sandali rossi: è senza dubbio la canapa il materiale protagonista dell’estate 1941!
E il numero di Grazia uscito il 12 giugno di quell’anno, che alla canapa è interamente dedicato, ci porta indietro nel tempo attraverso un tripudio di modelli, fantasie, colori, un mix vivace ed esplosivo che mantiene il suo appeal tutto italiano: i modelli tra le sue pagine si portano benissimo i loro 76 anni, risultando a tratti ancora attualissimi.

“Il Trionfo della Canapa” recita, per l’appunto, la coloratissima illustrazione di Gino Boccasile che fa da apripista alle pagine dedicate alla moda, nel quale spiccano abitini di canapa e lino: perché la canapa, come riportato nelle righe di accompagnamento, “non si tesse mai integrale” ma in abbinamento ad altre fibre come il lino, il cotone o la seta. Vestiti leggeri e freschi come fiori d’estate, tagliati a chemisier e dal punto vita ben evidenziato da cinture o aderenti bustini, sono accompagnati da pratici soprabiti dello stesso taglio oppure da corti e ampi bolerini. Parola d’ordine: fantasia! Pois (o “coriandoli”, come venivano chiamati durante l’Autarchia), quadretti, motivi marinari e le immancabili righe reinterpretate in diverse varianti, in primis nel classico accostamento “bianco e blu guado”. Per la campagna vanno per la maggiore le stampe a tema fiori e frutti ciliegie, fragole rosse e verdi, papaveri, margherite e fiordalisi che sembrano dipinti e che spiccano vivi sui fondi. Anche per i colori c’è l’imbarazzo della scelta, l’importante è che siano vivaci e pieni, come la moda estiva ancora oggi spesso ci impone: rosso papavero, blu, verde e le varie tonalità del giallo e dell’arancio dominano la scena. Tra i servizi di moda di questo speciale numero, tutti corredati da descrizioni in ben quattro lingue (italiano, tedesco, spagnolo e francese), uno ci ha colpito in particolare: raffigura due tute in canapa dall’aspetto molto attuale e quasi casual, indossate con degli zoccoli dalla suola in legno e la tomaia in canapa. Perché, come si legge nell’articolo iniziale a firma di Vivì: “al mare e in campagna, lo sai benissimo che i sandali li porterai solo di canapa, compresa la suola che è di corda!”
La canapa, fibra dalle mille doti tra cui grandissime resistenza e longevità, non veniva utilizzata solo nell’abbigliamento, ma anche per la casa, in particolare per la tappezzeria e l’arredamento. Accanto alle creazioni di moda, infatti, troviamo modelli per rivestimenti di poltrone e finestre per rendere la casa più intima, più allegra e più fresca. E questi sono solo due degli entusiastici commenti a corredo delle immagini che troviamo nello stesso numero di Grazia: “Per la casa di campagna rivestite di canapa i libri, confezionate di canapa coloratissima molti cuscini, coprite le scatole per i fazzoletti per i fiori, le buste porta-aghi da maglia, i cestini da lavoro, per conservare calde le bottiglie fate una custodia di due pezzi imbottiti internamente.” “Come vedi non c’è proprio rimedio! Quest’anno, se vorrai fare dell’eleganza in casa e fuori dovrai vivere …al fresco che ti fornisce l’onestissima ed utilissima canapa” (Bo e Pagani).

Insomma, qualche decennio fa la canapa pareva davvero un tessuto insostituibile per moltissime applicazioni. Come abbiamo scritto in altri articoli (come questo) ad oggi è stata un po’ lasciata in disparte, ma noi crediamo che tornerà alla ribalta molto presto … A cominciare dalle nuove sperimentazioni, di cui potrete avere un assaggio venendo a vedere i prototipi di Fabric-Action in mostra a Palazzo Collicola di Spoleto a partire da sabato 17 giugno.