Parameters | Trekking | Bike |
---|---|---|
Distance | 6,49 km | 6,49 km |
Altitude difference | 300 mt, -282 mt | 300 mt, -282 mt |
Bottom | Brecciolino/Fondo naturale | Brecciolino/Fondo naturale |
Difficulty | Turistico (T) | F - Facile |
Duration | 2 ore | 45 min |
La Greenway del Nera è un itinerario di 180 km suddiviso in 16 tappe, che attraversano altrettanti comuni attraverso 2 province, 2 Parchi e una quindicina di aree naturalistiche di interesse comunitario. Questi i numeri della Greenway del Nera, splendido percorso ad anello nato per scoprire e vivere le bellezze paesaggistiche e ambientali della Valnerina. Esempio di infrastruttura turistica “verde” particolarmente apprezzata dai visitatori nazionali ed internazionali, costituito da un percorso sterrato e percorribile a piedi, a cavallo o in bicicletta.
La Greenway del Nera nasce nella programmazione POR-FESR 2007-2013, grazie alla spinta della Comunità Montana Valnerina e del Parco del Nera, con l’obiettivo di realizzare una grande infrastruttura leggera per la fruizione turistica del Parco e per incrementare la rete sentieristica regionale. Il percorso ad anello sfrutta l’integrazione di 3 grandi itinerari sentieristici regionali (la Via di Francesco/Via di Roma, gli Itinerari Benedettini, la rete sentieristica CAI) con il tracciato della ex-ferrovia Spoleto-Norcia, regalando al visitatore un percorso unico e magico lungo una delle strade bianche più lunghe d’Italia.
Il tratto Sant’Anatolia di Narco – Ceselli presenta ampi tratti pianeggianti, dando al visitatore la possibilità di ammirare alcune meraviglie naturalistiche e culturali della regione, tra cui le fasce ripariali del fondovalle del Fiume Nera, gli splendidi borghi di Sant’Anatolia di Narco, Scheggino e Ceselli, la cornice paesaggistica della Valcasana e del Monte Solenne. Il percorso consente inoltre di collegarsi alla Spoleto-Norcia (a nord) e alla Via di Francesco e il Sentiero Pio IX a sud.
Le Greenways nascono a metà degli anni ’90, sia in senso terminologico (coniate dal designer paesaggista Tom Turner in Inghilterra) che realizzativo, con le prime conversioni viarie. Questi percorsi nascono inizialmente dalla esigenza di riconvertire le antiche ferrovie abbandonate e le alzaie fluviali, elementi lineari del territorio non più in uso, regalando una seconda vita ed una possibilità nuova ed originale di fruizione dei territori rurali. Le Greenways possono essere percorse a piedi, a cavallo o in bicicletta, l’importante è che non siano utilizzate da mezzi motorizzati, in alcuni tratti sono fruibili anche da soggetti fisicamente svantaggiati o con disabilità motoria e sensoriale.